Il conto termico incentiva gli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in edifici esistenti.
I relativi provvedimenti si propongono di:
- dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili;
- accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
Il grande vantaggio rispetto alle altre forme di incentivo fiscale riguarda il breve tempo di recupero di parte dei costi sostenuti per l’intervento.
Per esempio, se l’ammontare dell’incentivo non è superiore a 5.000 €, viene erogato in un’unica rata entro un massimo di due mesi.
In questo articolo vedremo come si calcola l’incentivo termico per i sistemi ibridi a pompa di calore.
Criteri di ammissibilità al conto termico per i sistemi ibridi
Prima di tutto è necessario verificare i criteri di ammissibilità degli interventi; sono parametri tecnici riportati sulle certificazioni dei produttori dei sistemi e componenti solari.
i. nei sistemi ibridi a pompa di calore, il rapporto tra la potenza termica utile della pompa di calore (gruppo funzionale a pompa di calore) e la potenza termica utile della caldaia (gruppo funzionale a combustione a condensazione) deve essere minore o uguale a 0,5;
ii. la pompa di calore (gruppo funzionale a pompa di calore) deve rispettare i requisiti tecnici previsti alle lettere da a) a e) del paragrafo 2.1 dell’Allegato I del Decreto, come descritti al paragrafo 5.10 delle presenti Regole (proposti nel seguito);
iii. la caldaia deve essere di tipologia a condensazione (gruppo funzionale a combustione a condensazione), deve rispettare i requisiti tecnici di soglia minimi previsti dalla tabella 2 dell’Allegato I del Decreto, come descritti al paragrafo 5.5 delle presenti Regole, ed essere certificata da ente terzo (proposti nel seguito);
iv. l’installazione su tutti i corpi scaldanti di elementi di regolazione di tipo modulante agente sulla portata, tipo valvole termostatiche a bassa inerzia termica, a esclusione:
a. dei locali in cui l’installazione di valvole termostatiche o altra regolazione di tipo modulante
agente sulla portata sia dimostrata inequivocabilmente non fattibile dal punto di vista tecnico e
nel caso specifico (cfr. Decreto 26 giugno 2015, concernente le metodologie di calcolo della
prestazione energetica e la definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici);
b. dei locali in cui è installata una centralina di termoregolazione con dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura ambiente (cfr. Decreto 26 giugno 2015, concernente le metodologie di calcolo della prestazione energetica e la definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici). In caso di impianti al servizio di più locali, è possibile omettere l’installazione di elementi di regolazione di tipo modulante agenti sulla portata esclusivamente sui terminali di emissione situati all’interno dei locali in cui è presente una centralina di termoregolazione, anche se questa agisce, oltre che sui terminali di quel locale, anche sui terminali di emissione installati in altri locali;
c. degli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del
fluido termovettore inferiori a 45°C;
v. I sistemi ibridi assemblati in fabbrica o factory made, costituiti da un impianto dotato di pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, possono essere costituiti:
– da due generatori distinti e assemblati dal fabbricante, denominati dal medesimo: pompa di
calore e caldaia a condensazione;
– da un unico armadio, totalmente integrati (factory made), contenente sia il gruppo
funzionale a combustione a condensazione che il gruppo funzionale a pompa di calore;
– da due unità, una esterna e una interna: la prima è la motocondensante/compressore (del
gruppo funzionale a pompa di calore), mentre la seconda contiene sia il gruppo funzionale a
combustione a condensazione che una parte dei componenti del gruppo funzionale a pompa
di calore.
Per aver diritto ai benefici del presente Decreto, il rispetto dei requisiti minimi previsti dai sopra citati punti da i a iii, devono essere dichiarati dal fabbricante, specificando distintamente le prestazioni dei subcomponenti del sistema ibrido, intesi come “gruppo funzionale a combustione a condensazione” e “gruppo funzionale a pompa di calore”;
Qualora l’intervento sia realizzato su un intero edificio dotato di un impianto di riscaldamento di potenza nominale totale (da intendersi potenza nominale totale utile) maggiore o uguale a 200 kWt, ai fini della richiesta di incentivo la diagnosi energetica ante-operm e l’APE post- operam sono obbligatorie, a pena di decadenza del riconoscimento degli incentivi.
Beneficiari dell’incentivo del conto termico per i sistemi ibridi a pompa di calore
Possono beneficiare degli incentivi:
- il o i proprietari dell’immobile su cui viene realizzato l’intervento (cosiddetto Soggetto Ammesso) oppure
- un affittuario o altro soggetto che abbia la disponibilità dell’immobile in quanto titolare di altro diritto reale o personale di godimento, previa autorizzazione da parte del proprietario (cosiddetto Soggetto Ammesso Equiparato)
Per poter ottenere l’incentivo, è necessario dimostrare che se ne stanno anche sostenendo i costi e che il pagamento sia eseguito in modo tracciabile. Quindi è importante che chi richiede l’incentivo sia la stessa persona a cui sono intestate le fatture e che sia il titolare del conto corrente da cui viene eseguito il bonifico.
Nel caso in cui l’intervento sia eseguito nell’ambito di un contratto di prestazione energetica o di gestione energia, sarà invece la ESCo a richiedere l’incentivo.
Calcolo dell’incentivo del conto termico per i sistemi ibridi a pompa di calore
L’incentivo annuo è definito in funzione:
- l’effettivo utilizzo combinato dell’unità a pompa di calore con l’unità a condensazione;
- dell’energia termica prodotta annualmente;
- dalle performance invernali della pompa di calore espresse dal valore del COP;
- da specifici coefficienti di valorizzazione dell’energia
L’incentivo annuo si calcola con la seguente formula:
Dove:
Ia tot: incentivo annuo (rata annua) in €. L’incentivo totale (Itot) è costituito dalla sommatoria delle rate annue previste dalla tabella A del decreto, che corrispondono a:
– 2 annualità per i generatori con potenza termica utile nominale ≤ 35 kW;
– 5 annualità per i generatori con potenza termica utile nominale > 35 kW.
K: è un coefficiente che considera l’effettivo utilizzo della pompa di calore nel sistema ibrido e l’efficienza del sistema
ibrido nel suo complesso; è stabilito pari a 1,2;
Ci: Uguale coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta definito nella tabella 7 e 8 del decreto;
Ei: energia termica incentivata prodotta in un anno, espressa in kWht e calcolata con la seguente relazione:
Dove:
COP: coefficiente di prestazione della pompa di calore installata, come dedotto dai dati forniti dal produttore, nel rispetto dei requisiti minimi espressi dalla tabella 3 del Decreto.
La misura del valore del COP, che concorre al calcolo dell’incentivo, deve essere dichiarata e garantita dal
costruttore, sulla base di prove effettuate in conformità alla norma UNI EN 14511:2011, alle condizioni di
valutazione normalizzate, così come definite nella norma stessa.
Qu: energia termica prodotta dall’impianto, espressa in kWht è calcolata come segue:
Dove:
Pn: potenza termica nominale della pompa di calore installata
Quf: coefficiente di utilizzo della pompa di calore dipendente dalla zona climatica come riportato nella tabella 6 del Decreto.
Esempio 1: Calcolo dell’incentivo per i sistemi ibridi in pompa di calore Pn ≤ 35 kW
Impianto costituito da una piccola pompa di calore ad espansione diretta con le seguenti caratteristiche tecniche:
Impianto costituito da un sistema ibrido in pompa di calore aerotermica con le seguenti caratteristiche tecniche:
Località MILANO – zona termica E
Tipologia di pompa di calore: aria/acqua
Potenza nominale Pompa di calore: 7,16 kW (incentivo per 2 annualità)
COP: 3,97
Potenza nominale caldaia: 23,6 kW
Calcoliamo il valore Qu = Pn x Quf = 7,16 x 1.700 = 12.172 kWht
Calcoliamo Ei = Qu x (1-1/COP) = 12.172 x (1-1/3,97) = 9.106 kWht
Calcoliamo l’incentivo annuo Ia tot = k x Ei x Ci = 1,2 x 9.106 x 0,11 = 1.202 € / anno
Calcoliamo l’incentivo totale che viene pagato in un’unica rata: 1.202 x 2 = 2.404 € in un’unica soluzione
Considerando che il costo indicativo (dipende molto dal tipo di opere da eseguire) della pompa di calore:
- 9.000 € + l’IVA al 10% = 9.900 €
L’incentivo del conto termico coprirebbe il 24,3 % dei costi.
Esempio 2: Calcolo dell’incentivo per i sistemi ibridi in pompa di calore > 35 kW
Impianto costituito da un sistema ibrido in pompa di calore aerotermica con le seguenti caratteristiche tecniche:
Località MILANO – zona termica E
Tipologia di pompa di calore: aria/acqua
Potenza nominale: 27,50 kW (incentivo per 2 annualità)
COP: 4,17
Potenza nominale caldaia: 55,2 kW
Calcoliamo il valore Qu = Pn x Quf = 27,50 x 1.700 = 46.750 kWht
Calcoliamo Ei = Qu x (1-1/COP) = 46.750 x (1-1/4,17) = 35.538,97 kWht
Calcoliamo l’incentivo annuo Ia tot = k x Ei x Ci = 1,2 x 35.538,97 x 0,11 = 4.691,14 € / anno
Calcoliamo l’incentivo totale che viene pagato in un’unica rata: 4.691,14 x 2 = 9.382,28 €
Considerando che il costo indicativo (dipende molto dal tipo di opere da eseguire) della pompa di calore:
- 30.000 € + l’IVA al 10% = 33.000 €
L’incentivo del conto termico coprirebbe il 28,4 % dei costi.